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L’altare di San Pietro in Gemonio

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di Don Maurizio Canti All’incrocio delle due strade statali Besozzo- Vergiate e Laveno-Gavirate, si trova una chiesa molto antica intitolata a S. Pietro in Gemonio, donata dal re Liutprando al monastero pavese di S. Pietro in Ciel d’Oro nel 712. La chiesa ha subito numerosi interventi edilizi nei sec. XI e XV. Nella chiesa vi è un altare la cui descrizione si ricava dal volume “La pittura dal Ticino all’Olona” - Cariplo 1992 - a pag. 219 e con la tav. n. 6 a pag. 72. Questo il testo: “l’altare, in muratura intonacata, ha forma parallelepipeda e conserva sui lati una decorazione a fregi dipinti in rosso su fondo bianco relativa ad un rifacimento quattrocentesco, al quale si deve anche la decorazione del paliotto a imitazione di un tessuto a fili d’oro con cristogramma, che è invece stata staccata dal supporto murario durante i restauri ed è attualmente collocata a destra dell’abside maggiore. Lo stacco della decorazione quattrocentesca ha riportato in vista la decorazione originaria, da
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AstroParticelle con gli occhiali Conferenza di Marco Arcani 18.03.2019 h 21 villa Truffini Tradate (VA) a cura del Gruppo Astronomico Tradatese I raggi cosmici sono principalmente nuclei di idrogeno che provengono dallo spazio come una doccia costante, una doccia piuttosto radioattiva; per indagare la loro natura e gli effetti che essi producono, questa radiazione spaziale si studia lungo tutti gli strati dell’atmosfera terrestre. Partendo dallo spazio, con i satelliti o con gli esperimenti a bordo della stazione spaziale internazionale si raccolgono queste particelle cosmiche prima che interagiscono con l’atmosfera; a terra invece tramite rivelatori multipli - disposti su enormi estensioni di terreno - si raccolgo gli sciami di particelle prodotti durante la collisione tra i raggi cosmici e le molecole di aria. Anche in alta  montagna, a diverse quote, ci sono esperimenti adibiti ad esempio alla misura dei neutroni cosmici, gli stessi neutroni che producono il famoso carbon

Concluso International Cosmic Day 2017

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Il 30 novembre 2017 si è tenuta la sesta “Giornata Cosmica Internazionale”, in cui giovani studenti in tutto il mondo hanno esplorato i messaggeri dell’universo, ovvero i raggi cosmici. L’International Cosmic (ray) Day è un evento introdotto il 26 settembre 2012 dal DeutschesElektronen-Synchrotron ( DESY ) in collaborazione con NetzwerkTeilchenwelt in Germania e il centro di ricerca FERMILAB con la sua rete di insegnanti QuarkNet negli Stati Uniti. La data non è stata scelta a caso, infatti nel 2012 ricorreva il centenario della scoperta dei raggi cosmici. Da allora, ogni anno verso i mesi invernali, l’evento si ripete periodicamente e quest’anno siamo giunti alla conclusione della sesta edizione. In occasione di ICD2017, le istituzioni di ricerca in Italia e in tutto il mondo hanno aperto le proprie porte e si sono organizzate per offrire ai giovani, una giornata emozionante nella ricerca della fisica delle astroparticelle.   Tramite rivelatori di particelle cosmiche app

Astrofisica delle alte energie in parrocchia

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Don Maurizio Canti è parroco e amministratore della Parrocchia di S. Caterina in Gornate Superiore di Castiglione Olona (Va); oltre a interessarsi di spiritualità ed epistemologia, Don Maurizio è sicuramente conosciuto come una persona molto attiva in campo sociale e ambientale. Ma le sue doti si estendono molto oltre: dall'arte, all'archeologia religiosa, alla montagna (essendo un ottimo scalatore), fino ad arrivare all'astronomia. Saltuariamente Don Maurizio frequenta anche il GruppoAstronomico Tradatese , da cui qualche anno fa aveva appreso l'esistenza di un progetto didattico a livello nazionale per rivelare i raggi cosmici: il progetto ADA (Astroparticle Detector Array) condotto dal portale scientifico Astroparticelle.it . Lui che nella sua vita ricca di eventi ha conosciuto personalmente Bruno Rossi - un fisico di punta a livello internazionale per la fisica dei raggi cosmici - aveva ben compreso la grandezza di questa cosa: la possibilità per chiunque di a