Concluso International Cosmic Day 2017



Il 30 novembre 2017 si è tenuta la sesta “Giornata Cosmica Internazionale”, in cui giovani studenti in tutto il mondo hanno esplorato i messaggeri dell’universo, ovvero i raggi cosmici. L’International Cosmic (ray) Day è un evento introdotto il 26 settembre 2012 dal DeutschesElektronen-Synchrotron (DESY) in collaborazione con NetzwerkTeilchenwelt in Germania e il centro di ricerca FERMILAB con la sua rete di insegnanti QuarkNet negli Stati Uniti. La data non è stata scelta a caso, infatti nel 2012 ricorreva il centenario della scoperta dei raggi cosmici. Da allora, ogni anno verso i mesi invernali, l’evento si ripete periodicamente e quest’anno siamo giunti alla conclusione della sesta edizione.

In occasione di ICD2017, le istituzioni di ricerca in Italia e in tutto il mondo hanno aperto le proprie porte e si sono organizzate per offrire ai giovani, una giornata emozionante nella ricerca della fisica delle astroparticelle.

 
Tramite rivelatori di particelle cosmiche appositamente costruiti, gli studenti hanno indagato il flusso dei raggi cosmici in funzione dell’angolo di zenit, ovvero la direzione di provenienza dei raggi cosmici in atmosfera.
 
Rivelatori di raggi cosmici
 
 
Una manifestazione mondiale

Quest’anno hanno partecipato all’ICD più di 100 gruppi di studenti di 20 paesi in tutto il mondo, dalla Cina alla Bolivia, compresi ovviamente gli Stati Uniti e molti paesi della Comunità Europea. L’Italia avendo una grande tradizione nella fisica dei raggi cosmici, non poteva passare inosservata, infatti i gruppi italiani sono stati quelli più numerosi. In provincia di Varese solo due istituti scolastici hanno
partecipato al Cosmic Day, il Liceo Scientifico “Ferraris” di Varese e il Liceo Scientifico “Curie” di Tradate. A Varese la manifestazione si è tenuta nel medesimo istituto, dove gli studenti sono stati guidati dalla professoressa Michela Pavan (docente di fisica); gli studenti di Tradate guidati dai professori Enrica Borghi e Gianluigi Carbone si sono invece recati all’Osservatorio astronomico FOAM13.
 
ICD 2017 a Tradate

A Tradate il workshop è stato tenuto durante il normale orario scolastico (dalle 9.00 alle 13.00) questo ha significato un intenso lavoro per rispettare i diversi punti in agenda. Per introdurre gli argomenti  Marco Arcani (fondatore di un progetto, divenuto ormai internazionale sui raggi cosmici, chiamato ADA) ha coordinato le attività aprendo la giornata con una conferenza sui raggi cosmici, in cui sono intervenuti anche Cesare Guaita, presidente del Gruppo Astronomico Tradatese e Don Maurizio Canti, parroco di Gornate superiore e conduttore di una stazione di ADA. In seguito al benvenuto di Fabrizio Piacentini, presidente dell’Osservatorio FOAM13, gli studenti hanno iniziato ad analizzare i dati. Alcuni set di dati sui raggi cosmici sono stati raccolti in tempo reale durante la conferenza, ma siccome il tempo a disposizione era limitato, sono stati utilizzati anche dati raccolti nei giorni precedenti.
 
Marco Arcani ICD2017 - Tradate

Gli studenti sono stati divisi in quattro team di lavoro, ognuno di loro con un gruppo di dati ottenuti da rivelatori differenti. I giovani scienziati sono stati molto impegnati a dare il meglio per completare il compito assegnato, ossia generare un grafico dei dati raccolti e compilare un report, una specie di mini pubblicazione scientifica.
La giornata è terminata con il collegamento Skype in video-chat a livello mondiale, dove a rotazione ogni istituto ha presentato la propria scuola con la ricerca della giornata in corso d’opera; al termine e per confronto, gli studiosi di due rinomati centri di ricerca: ATLAS (CERN) e IECUBE (al Polo Sud) hanno mostrato i dati ottenuti dai loro grossi esperimenti, sullo stesso tema assegnato agli studenti.
 
La video-chat mondiale


La giornata dell’International Cosmic Day è stata un’esperienza molto positiva, di grande valore per gli studenti che hanno iniziato a imparare: come si analizzano i dati scientifici, come si collabora (con sana competizione tra squadre) e come si scrive una pubblicazione scientifica. Nei prossimi mesi i dati ottenuti saranno raccolti in un libretto (in formato elettronico) che sarà
inviato a tutti i partecipanti.
 
Gli studenti del "Marie Curie" di Tradate
 
 
 


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